Stanley Turrentine & the 3 Sounds | Blue Hour

I 3 Sounds erano un trio jazz attivo tra il 1956 e il 1973, composto da Gene Harris al piano, Andrew Simpkins al contrabbasso e Bill Dowdy alla batteria. Nel 1960 (anno particolarmente attivo per il trio, che registrò ben quattro album), il sassofonista Stanley Turrentine propose loro un disco collaborativo. Nacque così Blue Hour, album che raccoglieva i brani registrati nella sessione del 16 dicembre del 1960, e pubblicato l’anno successivo dalla Blue Note.

Nel 2000, con il titolo Blue Hour: The Complete Sessions, l’album fu rimasterizzato in digitale e impacchettato con un disco aggiuntivo che raccoglieva i brani non pubblicati nella precedente sessione, più quattro registrati invece da una sessione completamente inedita (del 29 giugno 1960).

Vista la presenza di Turrentine a capo della band, e nonostante la sua carriera da solista fosse appena cominciata, Blue Hour non poteva non rivelare da subito la sua natura blues e rilassata. In definitiva, un album da ascoltare più volte.

TRACK LIST:
I brani dell’LP originale e i primi 3 della Complete Sessions sono stati registrati il 16 dicembre del 1960, mentre gli ultimi quattro brani, il 29 giugno dello stesso anno.

Original LP

  1. I Want a Little Girl (M. Mencher, B. Moll) – 7:03
  2. Gee Baby, Ain’t I Good to You (A. Razaf, D. Redman) – 5:20
  3. Blue Riff (G. Harris) – 6:26
  4. Since I Fell for You (B. Johnson) – 8:46
  5. Willow Weep for Me (A. Ronell) – 9:55

Bonus tracks on Blue Hour: The Complete Sessions CD 2:

  1. Blues in the Closet (Pettiford) – 5:00
  2. Just in Time (Comden, Green, Styne) – 5:40
  3. Gee Baby, Ain’t I Good to You [Alternate Take] – 5:33
  4. Where or When (Hart, Rodgers) – 7:00
  5. Blue Hour (G. Harris) – 5:14
  6. There Is No Greater Love (Jones, Symes) – 8:24
  7. Alone Together (Dietz, Schwartz) – 4:40
  8. Strike up the Band (G. Gershwin, I. Gershwin) – 5:24

MUSICISTI:

  • Stanley Turrentine – Sax tenore
  • Gene Harris – Piano
  • Andrew Simpkins – Contrabbasso
  • Bill Dowdy – Batteria

Freddie Hubbard | Red Clay

red clay

Negli anni ’70, periodo foriero di sperimentazioni musicali e nuove correnti, il trombettista Freddie Hubbard registrò Red Clay, suo 17° album ufficiale in studio contraddistinto da una chiara matrice hard bop, ma profondamente influenzato dal soul e dal funk. Registrato nella tripla sessione del 27, 28 e 29 gennaio del 1970, fu poi pubblicato nello stesso anno dalla CTI (fu il primo sodalizio tra Hubbard e l’etichetta di proprietà di Creed Taylor) e segnò, musicalmente, il cammino che il trombettista avrebbe intrapreso per tutto quel decennio.

Altro punto degno di nota di Red Clay è che ad accompagnare Hubbard in questa sessione, sono autentici giganti del jazz come il sassofonista Joe Henderson, il pianista Herbie Hancock, il contrabbassista Ron Carter e il batterista Lenny White.
Tra le cinque composizione di Hubbard, brillanti melodie hard bop che si sposano a meraviglia con le prime sperimentazioni funky, spiccano in particolare la title track che apre il disco (ben 12 minuti di durata con un’apertura modale in 4/4 e un’affascinante parte da solista per il piano elettrico di Hancock, alternata alle meravigliose prestazione della coppia di fiati Hubbard/Henderson), Delphia, melodia blueseggiante che inizia come una lenta ballata per poi cambiare pelle, e The Intrepid Fox (il brano forse più apprezzato di tutto il disco), ispirato a certe partenze di Miles Davis e arricchito da cambi improvvisi radicati in un’architettura più bop.
Infine è da sottolineare che la rimasterizzazione in CD del disco è ulteriormente impreziosita dalla versione alternativa della title track (questa della durata di ben 18 minuti), registrata dal vivo il 19 luglio del 1971 durante il concerto presso il Southgate Palace di Los Angeles (cast all’opera diverso, qui, dove oltre a Hubbard alla tromba, troviamo
Stanley Turrentine al sax tenore, Johnny “Hammond” Smith al  piano elettrico, George Benson alla chitarra, Ron Carter al contrabbasso, Billy Cobham alla batteria e Airto Moreira alle percussioni).

freddie hubbard

Su AllMusic, il critico musicale Thom Jurek scrive:

“Questo disco è considerato uno dei momenti più belli di Freddie Hubbard come leader, in quanto rappresenta tutti i suoi punti di forza come compositore, solista e frontman. Su Red Clay, Hubbard combina un glorioso passato blueseggiante e bop con le innovazioni jazz fusion degli anni ’70. […] Questo è un classico, giù le mani.”

Tracklist:
Tutte le composizioni sono di Hubbard, tranne dove indicato diversamente.

  1. Red Clay – 12:11
  2. Delphia – 7:23
  3. Suite Sioux – 8:38
  4. The Intrepid Fox – 10:45
  5. Cold Turkey (J. Lennon) – 10:27
    Bonus track nella versione in CD:
  6. Red Clay [live] – 18:44

Musicisti:

  • Freddie Hubbard – Tromba
  • Joe Henderson – Sax tenore, flauto
  • Herbie Hancock – Piano elettrico, Organo
  • Ron Carter – Contrabbasso, Basso elettrico
  • Lenny White – Batteria

Traccia #6:

  • Freddie Hubbard – Tromba
  • Stanley Turrentine – Sax tenore
  • Johnny “Hammond” Smith – Organ, Piano elettrico
  • George Benson – Chitarra
  • Ron Carter – Contrabbasso
  • Billy Cobham – Batteria
  • Airto Moreira – Percussioni

Les McCann Ltd. in New York

les mccann ltd in new york

Registrato dal vivo nella serata del 28 dicembre del 1961 presso il Village Gate nel Greenwich Village, Les McCann Ltd. in New York è un album del pianista americano Leslie ColemanLesMcCann pubblicato dalla Pacific Jazz nel 1962.

Si tratta di una pregevole sessione live dove McCann si avvale di un sestetto parecchio interessante dal punto di vista delle sonorità, che oltre a lui comprende Blue Mitchell alla tromba, Frank Haynes e Stanley Turrentine al sax tenore, Herbie Lewis al contrabbasso e Ron Jefferson alla batteria.
Alle cinque composizioni in scaletta, tutte firmate dal pianista, nella versione rimasterizzata in digitale si aggiungono tre bonus tracks: un ulteriore pezzo live preso sempre da quella serata al Village Gate e due brani registrati in studio un anno prima, nel 1960, con una band in quintetto dove restano inalterati il piano e la sezione ritmica, ma troviamo Curtis Amy al sax tenore (che scrive anche una delle due composizioni) e Bobby Hutcherson al vibrafono.

les mccann stanley turrentine

Les McCann Ltd. in New York è un album notevole che dà lustro al pianista ma che prima di tutto mette sotto la luce dei riflettori una memorabile coppia di fiati composta da Turrentine e Mitchell. Una sessione lunga e ricca, questa, tenendo conto che parte dei pezzi scartati per quest’album andarono ad impreziosire poi il successivo album del pianista, Plays the Shampoo at the Village Gate, pubblicato l’anno successivo, nel 1963.

Tracklist:
Tutte le composizioni sono di McCann, tranne dove indicato diversamente. I brani dall’1 al 6 sono stati registrati al Village Gate di New York il 20 dicembre del 1961, mentre il 7 e l’8 presso i Pacific Jazz Studios di Hollywood sul finire del 1960.

  1. Chip Monck – 7:45
  2. Fayth, You’re… – 6:10
  3. Twist Cha Cha – 7:38
  4. A Little ¾ for God & Co. – 9:24
  5. Maxie’s Changes – 8:51
    Bonus tracks nella versione in CD:
  6. Someone Stole My Chitlins – 5:10
  7. One More Hamhock Please (C. Amy) – 8:56
  8. Oatmeal – 4:57

Musicisti:

  • Les McCann – Piano
  • Blue Mitchell – Tromba (tracce 1-6)
  • Frank Haynes – Sax tenore (tracce 1-6)
  • Stanley Turrentine – Sax tenore (tracce 1-6)
  • Curtis Amy – Sax tenore (traccia 7)
  • Bobby Hutcherson – Vibrafono (tracce 7-8)
  • Herbie Lewis – Contrabbasso
  • Ron Jefferson – Batteria

Stanley Turrentine | That’s Where It’s At

that's where it's at

Registrato il 2 gennaio del 1962 e pubblicato nel settembre dello stesso anno dalla Blu Note Records, That’s Where It’s At è il sesto album da solista del sassofonista jazz Stanley Turrentine.
Il disco è noto anche per raccogliere una delle due collaborazioni tra Turrentine e il pianista Les McCann (l’altra sarebbe avvenuta più di vent’anni dopo, nel 1984, per registrare solo un paio di pezzi), mentre il resto del quartetto si chiude con una sezione ritmica composta da Herbie Lewis al contrabbasso (già sideman del Les McCann Ltd. dal 1960) e Otis Finch alla batteria (preso in prestito dalla band dell’organista Shirley Scott, al tempo moglie di Turrentine).

Da sottolineare quanto sia importante la presenza di McCann che per quest’album ha un ruolo notevole anche dal punto di vista della scrittura. Sue infatti sono quattro delle sei composizioni in scaletta, mentre le altre due sono firmate da Turrentine e da suo fratello Tommy (noto trombettista swing e hard bop).
Il timbro forte e deciso del bandleader è meravigliosamente messo in mostra nei due pezzi che aprono il disco, Smile, Stacey e Soft Pedal Blues, mentre gli assolo agili e dinamici di McCann impreziosiscono gli altri brani, Pia su tutti. L’altra metà del disco comprende l’ammaliante swing We’ll See Yaw’ll After While, Ya Heah e la ballata dall’atmosfera nostalgica Dorene Don’t Cry, I.
L’onore di chiudere il disco tocca invece a Light Blue (presente sulla rimasterizzazione in digitale anche in una versione alternativa della stessa durata), arricchita da memorabili linee di sax e da un breve ma potente assolo di Lewis al contrabbasso.

stanley turrentine

Per chi ama lo spirito blues e allegro di TurrentineThat’s Where It’s At rappresenta un album davvero essenziale.

Tracklist:

  1. Smile, Stacey (L. McCann) – 8:09
  2. Soft Pedal Blues (S. Turrentine) – 7:29
  3. Pia (L. McCann) – 5:38
  4. We’ll See Yaw’ll After While, Ya Heah (L. McCann) – 7:24
  5. Dorene Don’t Cry, I (L. McCann) – 6:16
  6. Light Blue (T. Turrentine) – 6:32
    Bonus track nella versione in CD:
  7. Light Blue [Alternate Take] – 6:26

Musicisti:

  • Stanley Turrentine – Sax tenore
  • Les McCann – Piano
  • Herbie Lewis – Contrabbasso
  • Otis Finch – Batteria

Dizzy Reece | Comin’ On!

comin on

Comin’ On! è un album del trombettista di origini giamaicane Dizzy Reece, nato da due sessioni registrate nel 1960, e pubblicato dalla Blue Note solo nel 1999. Questo perché alla fine degli anni ’50 Reece non era ancora un musicista di successo e dopo qualche disco degno di nota (di Blues in Trinity ti ho già parlato) cadde presto nel dimenticatoio per un qualche tempo, tornando a registrare in modo occasionale solo dopo i primi anni ’60. Le due sessioni raccolte in Comin ‘On!, risalenti proprio a quel periodo, sono state quindi dimenticate per quasi quattro decenni, fino a quando proprio la Blue Note non le ha (fortunatamente) riscoperte.

Si tratta di tre standard e sei composizioni hard bop originali firmate dal trombettista. Le prime cinque tracce (quelle registrate durante la prima sessione del 3 Aprile 1960) hanno il pregio di documentare il debutto per la Blue Note del sassofonista Stanley Turrentine e di impiegare la talentuosa sezione ritmica dei Jazz Messengers dell’epoca con Bobby Timmons al piano, Jymie Merritt al contrabbasso e Art Blakey alla batteria. Mentre le ultime quattro tracce (seconda sessione del 17 luglio dello stesso anno) Turrentine e Reece condividono il palco con Musa Kaleem, al sax tenore e al flauto e con una sezione ritmica diversa ma altrettanto nutrita con Duke Jordan al piano, Sam Jones al contrabbasso e Al Harewood alla batteria.

Dizzy Reece

Comin On! raccoglie alcune delle più vivaci e interessanti sessioni di Reece, trombettista e compositore fin troppo sottovalutato.

Tracklist:
Tutte le composizioni sono di Reece, tranne dove indicato diversamente.

  1. Ye Olde Blues – 6:40
  2. The Case of the Frightened Lover – 5:42
  3. Tenderly (W. Gross, J. Lawrence) – 9:02
  4. Achmet – 8:28
  5. The Story of Love (C. E. Almarán) – 10:09
  6. Sands – 6:40
  7. Comin’ On – 6:44
  8. Goose Dance – 6:49
  9. The Things We Did Last Summer (S. Cahn, J. Styne) – 6:17

Musicisti:

Tracce #1-5

  • Dizzy Reece – Tromba, Conga
  • Stanley Turrentine – Sax tenore
  • Bobby Timmons – Piano
  • Jymie Merritt – Contrabbasso
  • Art Blakey – Batteria

Tracce #6-9

  • Dizzy Reece – Tromba, Conga
  • Stanley Turrentine – Sax tenore
  • Musa Kaleem – Sax tenore, Flauto
  • Duke Jordan – Piano
  • Sam Jones – Contrabbasso
  • Al Harewood – Batteria

Ike Quebec | Easy Living

easy living

Easy Living è un album del sassofonista americano Ike Quebec registrato il 20 gennaio 1962 ma rilasciato dalla Blue Note Records solo venticinque anni più tardi, nel 1987. In realtà la storia dietro il ritardo della pubblicazione è piuttosto contorta: inizialmente prevista per caratterizzare tre brani blues e una serie di ballate, la sessione non fu mai pubblicata fino all’inizio degli anni ’80. Nel 1981, infatti, cinque di quei pezzi furono raccolti in ordine diverso e rilasciati come album a parte intitolato Congo Lament. Solo successivamente, nel 1987, la sessione integrale da sei brani fu finalmente pubblicata così com’era stata pensata sin dall’inizio con il titolo Easy Living.

Oltre allo stesso Quebec al sax tenore, il sestetto all’opera comprende nomi di autentiche stelle della scena jazz dell’epoca: Stanley Turrentine al secondo sax tenore, Bennie Green al trombone, Sonny Clark al piano, Milt Hinton al contrabbasso e Art Blakey alla batteria, tutti estremamente pertinenti e ben adatti ai toni blues che arricchiscono l’album. Sugli standard I’ve Got a Crush on You, Nancy (with the Laughing Face) e Easy Living, Quebec si esibisce senza gli altri fiati (Green e Turrentine), in compagnia della sezione ritmica e, in sottofondo, del morbido tocco di Clark al piano. Mentre qui le linee guida del bandleader risultano d’atmosfera, liriche e ricche di dettagli armonici, la prima parte dell’album, per contrasto, è invece più esuberante: See See Rider è un ampio vibrato swing da ben nove minuti, mentre l’originale di Green, Congo Lament, e quello di Turrentine, Que’s Pills, si presentano con una ritmica contagiosa e vincente.

ike quebec

Secondo la critica specializzata, Easy Living offre in un unico album due band diverse (e dalla personalità più marcata, tra quelle che hanno suonato con Quebec), raccogliendo una buona parte del meglio che il sassofonista abbia mai prodotto.

Tracklist:

  1. See See Rider (Ma Rainey) – 9:01
  2. Congo Lament (B. Green) – 6:53
  3. Que’s Pills (S. Turrentine) – 5:40
  4. B.G.’s Groove Two (B. Green) – 6:15*
  5. I.Q. Shuffle (I. Quebec) – 9:47*
  6. I’ve Got a Crush on You (G. Gershwin, I. Gershwin) – 6:51
  7. Nancy (with the Laughing Face) (P. Silvers, J. Van Heusen) – 7:25
  8. Easy Living (R. Rainger, L. Robin) – 5:00

* Bonus tracks nella versione in CD

Musicisti:

  • Ike Quebec – Sax tenore
  • Bennie Green – Trombone (tracce 1-5)
  • Stanley Turrentine – Sax tenore (tracce 1-5)
  • Sonny Clark – Piano
  • Milt Hinton – Contrabbasso
  • Art Blakey – Batteria

Stanley Turrentine | Hustlin’

hustlin'

Hustlin’ è il decimo album da leader del sassofonista jazz Stanley Turrentine registrato in un’unica sessione datata 24 gennaio 1964 e pubblicato dalla Blue Note Records nello stesso anno. Per l’occasione, Turrentine mette insieme un quintetto avvalendosi della collaborazione di Shirley Scott all’organo, Kenny Burrell alla chitarra, Bob Cranshaw al contrabbasso e Otis Finch alla batteria. Quella che ha dato vita a questo disco, risulta una sessione tipicamente impeccabile del team composto da Turrentine e sua moglia (l’organista Shirley Scott, appunto), dove il primo, pur non celando il suo debole per le melodie “facili”, qui suona con calore e anima, mentre la Scott mette mano su tutti i pezzi con dedizione e un pizzico di fantasia, ma mai rubando la scena agli altri.

Nella tracklist dei brani sono presenti solo due originali, uno composto da Turrentine e uno da sua moglie, mentre è da sottolineare la loro versione di Goin’ Home, riscrittura moderna (già suonata da altri in ambito jazz) del brano originale del compositore ceco Antonín Dvořák (originariamente nota come Sinfonia n. 9 in mi minore o Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”).

Secondo la critica specializzata, il duo Turrentine-Scott ha sempre dato vita ad album di facile accesso ma notevoli in quanto a interazioni e a spazio donati ai vari sideman per i propri assolo. Fondamentale, in questo senso, l’apporto della chitarra di Burrell in diversi brani.

Tracklist:

  1. Trouble (No. 2) (H. Logan, L. Price) – 7:48
  2. Love Letters (E. Heyman, V. Young) – 7:38
  3. The Hustler (S. Turrentine) – 6:02
  4. Lady Fingers (S. Scott) – 6:21
  5. Something Happens to Me (M. Fisher, J. Segal) – 6:15
  6. Goin’ Home (A. Dvořák) – 7:02

Musicisti:

  • Stanley Turrentine – Sax tenore
  • Shirley Scott – Organo
  • Kenny Burrell – Chitarra
  • Bob Cranshaw – Contrabbasso
  • Otis Finch – Batteria

Stanley Turrentine | Look Out!

look out!

Look Out! è l’album di debutto da leader del sassofonista Stanley Turrentine. Pubblicato nel 1960 dalla Blue Note Records, il disco raccoglie le sue prime sessioni per l’etichetta realizzate in quartetto con la collaborazione del pianista Horace Parlan, del contrabbassista George Tucker e del batterista Al Harewood.

Anche se più noto per le sue performance oscillanti tra il blues e il soul-jazz, questa prima sessione come leader di Turrentine (registrata il 18 giugno del 1960) ricalca un bop più tradizionale e rappresenta un’importante testimonianza del tono chiaro e caldo tramite il quale il sassofonista in questione riesce a donare all’intero album una meravigliosa e fluente coerenza. Su sei brani in scaletta, si contano tre originali composti da Turrentine (la title track Look Out, Minor Chant e la funky melodica Little Sheri), una stupenda ballata (Journey into Melody), uno standard di Clifford Brown (Tiny Capers) e una composizione firmata da Parlan (Return Engagement). Da sottolineare infine che nella prima versione in CD di quest’album, distribuita nel 1987, sono state aggiunte 3 bonus tracks: una versione più breve di Little Sheri e i brani Tin Tin Deo e Yesterdays (quest’ultima ripresa e allungata da Turrentine in alcuni suoi lavori successivi come Up at Minton’s).

stanley turrentine

Tracklist:
Tutte le composizioni sono di Turrentine, tranne dove indicato diversamente. Tutti i brani sono stati registrati presso gli studi di Rudy Van Gelder, nel New Jersey, il 18 giugno del 1960.

  1. Look Out – 7:07
  2. Journey into Melody (R. Farnon) – 4:52
  3. Return Engagement (H. Parlan) – 4:40
  4. Little Sheri – 7:46
  5. Tiny Capers (C. Brown) – 4:56
  6. Minor Chant – 6:17
    Bonus tracks nella versione in CD:
  7. Tin Tin Deo (G. Fuller, C. Pozo) – 6:15
  8. Yesterdays (O. Harbach, J. Kern) – 6:52
  9. Little Sheri [45″ version] – 5:36

Musicisti:

  • Stanley Turrentine – Sax tenore
  • Horace Parlan – Piano
  • George Tucker – Contrabbasso
  • Al Harewood – Batteria

Art Taylor | A.T.’s Delight

a.t.'s delight

A.T.’s Delight è un album del batterista americano Art Taylor e rappresenta la sua unica esperienza come leader per la Blue Note che lo pubblicò nel 1960. Nonostante Taylor fosse all’epoca uno dei più attivi e moderni batteristi jazz di seconda generazione (e con numerose, illustri collaborazioni alle spalle con Coleman Hawkins, Donald Byrd, John Coltrane e molti altri), pubblicò solo cinque album a suo nome (A.T.’s Delight è il terzo).

Questo disco è percussivo e luminoso, ma in tre brani in particolare (Move, la Epistrophy di Thelonious Monk e l’originale di Taylor Cookoo and Fungi) quando Carlos ” Patato ” Valdes ai conga accompagna (e unisce) Taylor alla batteria, Wynton Kelly al piano e Paul Chambers al contrabbasso, i ritmi si aprono all’infinito tutti a favore dei fiati, con Stanley Turrentine al sax tenore e Dave Burns alla tromba. Da sottolineare inoltre anche la composizione Coltraniana Syeeda’s Song Flute, raramente ripresa da altri, che in questa versione sembra letteralmente rivivere, strano a dirsi, soprattutto grazie alla tromba di Dave Burns. E la già menzionata composizione originale di TaylorCookoo and Fungi, presenta tratti sonori e tempi acuti e vigili dove l’assolo di batteria del leader è probabilmente il più affascinante dell’intero disco, scivolando alla perfezione nel tema principale del brano.

A.T.’s Delight è un’esperienza musicale solida che trova la propria meravigliosa concezione nell’energia nervosa, mai fuori contesto, profusa dai vari musicisti all’opera.

Tracklist:
Tutti i brani sono stati registrati il 6 agosto 1960.

  1. Syeeda’s Song Flute (J. Coltrane) – 6:35
  2. Epistrophy (K. Clarke, T. Monk) – 6:52
  3. Move (D. Best) – 5:49
  4. High Seas (K. Dorham) – 6:49
  5. Cookoo and Fungi (A. Taylor) – 5:33
  6. Blue Interlude (K. Dorham) – 5:22

Musicisti:

  • Art Taylor – Batteria
  • Dave Burns – Tromba (tracce 1-4, 6)
  • Stanley Turrentine – Sax tenore
  • Wynton Kelly – Piano (tracce 1-4, 6)
  • Paul Chambers – Contrabbasso
  • Carlos “Patato” Valdes – Conga (tracce 2-3, 5)

Stanley Turrentine | Up at “Minton’s”

up at "minton's"

Il nome di Stanley Turrentine cominciava appena a circolare tra i grossi nomi del jazz nei primi anni ’60, quando fece la sua comparsa al Minton’s Playhouse sulla 118ª strada ovest a New York. Era il 23 febbraio del 1961, in compagnia del chitarrista Grant Green, del pianista Horace Parlan, del contrabbassista George Tucker e del batterista Al Harewood. Il gruppo cominciò a suonare i propri pezzi mescolando hard bop, funk e soul jazz. Quei brani furono poi raccolti e pubblicati dalla Blue Note in quello stesso anno in due LP diversi (Vol. 1 e Vol. 2) e rimasterizzati in digitale in un doppio CD solo nel 1994.

I ritmi e i toni di Turrentine (allora 27enne) erano caldi e puliti e anche se non era ancora il sassofonista celebre che sarebbe divenuto più tardi, faceva sfoggio dell’esperienza già maturata come sideman per pezzi grossi come Ike Quebec, Max Roach, Art Taylor e Jimmy Smith. Il repertorio si compone di alcuni standard e di un paio di blues che danno agli ascoltatori uno sguardo abbastanza definitivo sull’anima soul jazz di un “Mr. T.” all’inizio della sua produzione musicale.

Tracklist:
Tutte le composizioni sono di Turrentine, tranne dove indicato.

  1. But Not for Me (G. Gershwin, I. Gershwin) – 11:29
  2. Stanley’s Time – 11:03
  3. Broadway (B. Bird, T. McRae, H. Woode) – 10:38
  4. Yesterdays (O. Harbach, J. Kern) – 11:39
  5. Later at Minton’s – 13:55
  6. Come Rain or Come Shine (H. Arlen, J. Mercer) – 8:34
  7. Love for Sale (C. Porter) – 15:11
  8. Summertime (G. Gershwin, I. Gershwin, D. Heyward) – 7:14

Musicisti:

  • Stanley Turrentine – Sax tenore
  • Grant Green – Chitarra
  • Horace Parlan – Piano
  • George Tucker – Contrabbasso
  • Al Harewood – Batteria